Il 20 giugno 1667, alla morte di Papa Alessandro VII, il Cardinale Giulio Rospigliosi venne eletto in Conclave Papa scegliendo per sé il nome di Clemente IX, l'insegna di un pellicano ed il motto "aliis, non sibi clemens".

Da Pistoia, dove si era ritirato a vita privata a seguito dell'avvento al Soglio pontificio di Innocenzo X che lo aveva rimosso dall'incarico di Nunzio Apostolico in Spagna, era stato chiamato a Roma nel 1655 da Alessandro VII che gli aveva affidato la Segreteria di Stato e, alla prima creazione di cardinali, nel 1657 lo aveva elevato alla Porpora.

Non immune dal nepotismo, Clemente nominò un nipote cardinale, un altro castellano ed un altro ancora generale dell'esercito papale; ma assegnò loro delle rendite veramente modeste.

Il 9 dicembre 1669, dopo solo due anni e mezzo di un pontificato che non ebbe il tempo per lasciare una traccia rilevante nella storia quanto, invece, la sua vicenda curiale, a seguito di due attacchi apoplettici che si erano succeduti negli ultimi giorni, lasciò questo mondo.

A Roma, aveva portato con sé anche il Computista la cui famiglia, da sempre, curava gli interessi economici ed amministrava i beni della sua ai quali, anche da papa, avrebbe dedicato oculate attenzioni: fu così che da Pistoia si trasferì a Roma anche il