ricordo (17K)

Una giornata di riflessione sul Terz'Ordine ed in particolare sul ruolo degli assistenti sia religiosi sia diocesani, è trascorsa a Roma - Eur - nel Collegio dei Minimi , giovedì 7 luglio 2011.

Il Sottosegretario della Congregazione dei Religiosi, Padre Sebastiano Paciolla ha riportato e si è fermato sul Canone 578 del Codice di Diritto Canonico: "L'intendimento e i progetti dei fondatori, sanciti dalla competente autorità della Chiesa relativamente alla natura, al fine, allo spirito e all'indole dell'Istituto, così come le sane tradizioni, cose che costituiscono il patrimonio dell'Istituto devono essere da tutti fedelmente custoditi". E' il canone 303: "Le associazioni i cui membri conducono una vita apostolica e tendono alla perfezione cristiana partecipando nel mondo al carisma di un istituto religioso sotto l'alta direzione dell 'istituto stesso assumono il nome di terzo Ordine oppure un altro nome adatto".

Nell'esporre i sud detti canoni, il Padre ha ribadito l'importanza della conoscenza e dell'osservanza del Santo Vangelo, l'importanza dell'apostolato dei laici (cfr. Christifideles laici) con le molteplici indicazioni, l'osservanza della regola propria tenendo sempre presenti la "mens." e i "proposita" del fondatore, congiunti agli esempi e al modo di avere di quanti ci hanno preceduti.

Nella seconda parte della giornata ci si è fermati su alcune domande proposte dal delegato Generale Padre Leonardo Messinese. Tra le altre: "In qual modo il Padre assistente potrebbe aiutare il Terziario ad approfondire e vivere la specifica vocazione secolare"? Qui non possiamo dilungarci.

Lo spazio a disposizione è esiguo, ma ricorrendo il prossimo 27 ottobre il 10° anniversario della morte di un Terziario esimio per virtù e per zelo apostolico, è forte il bisogno di parlare di lui e di additarlo come esempio: Giovanni Battista Matteini.

E' andato al cielo all'età di 77 anni. Per un lungo periodo della sua vita, circa 47 anni ha lavorato alla Provincia di Roma, come esperto del Centro Meccanografico per i Lavoratori della strada, come Responsabile dell'Autorimessa del Parco Autovetture, della gestione economica degli autisti, ecc. E' stato Segretario particolare dell'On. Signorello, quando questi era Presidente della Provincia. Tra i tanti impiegati, in tempi in cui non sempre si trovavano persone accondiscendenti, egli sapeva farsi ascoltare e convincere. Non vanno dimenticate le "Tre giorni di preparazione" al Precetto Pasquale, per gli impiegati della provincia. Invitava sacerdoti molto apprezzati per virtù e dottrina, affinché si andasse volentieri ad ascoltare la Parola di Dio e ci si accostasse con la dovuta preparazione ai Santi Sacramenti.

Ha amato la Parrocchia, ha amato il Terz'Ordine, abbracciato da giovane con vivo entusiasmo. Non solo negli incontri della fraternità di Sant'Andrea è stato attivo, ma soprattutto quando nel Terz'Ordine è stato chiamato a compiti di responsabilità.

Nel 1981 è Segretario Nazionale del TOM. E' lui a preparare con precisione il Congresso svolto dal 23 al 25 ottobre 1981.

Il 24 gennaio1982 viene eletto Presidente Nazionale. Attiva e minuziosa è la preparazione al 2°

Congresso Nazionale del TOM (9-11 novembre 1984).

Quanti incontri a Roma e nelle vari sedi! Quanti interventi ed incitamenti! Il 16 maggio 1990, vengono approvate dalla Santa Sede le Nuove Costituzioni ed il Direttorio, aggiornati sui vari Documenti della Chiesa. Al Consiglio Nazionale riunito a Roma, tra l'altro ebbe a dire "Auspico nuovi incontri sia degli Assistenti, sia dei Dirigenti del TOM. Cerchiamo di avere disponibilità a visitare gli ammalati, i carcerati ad assistere i portatori di Handicap, come già avviene in molte fraternità, mettiamo in pratica l'esortazione dei Vescovi ad incoraggiare i Sacerdoti ad essere fedeli alla loro chiamata, offrendo loro sicura amicizia e sostegno. E ha ricordato il numero 15 della "Chiristi?deles laici" il quale raccomanda che "bisogna insegnare ai futuri Sacerdoti a lavorare con i laici con spirito di corresponsabilità".

Il lavoro svolto alla Provincia di Roma dice quanto fossero sincere le sue parole. Complessa la relazione che tenne al 4° Congresso Nazionale svolto a Roma al "Divino Amore" (dal 3 al 6 ottobre 1991).

In quell'occasione ebbe a dire: "La Fraternità è la cellula della Congregazione. Esisterà solo se frequentata attivamente dai suoi componenti. Ed essere presenti, non sign?ca farsi vedere soltanto in particolari circostanze: la presenza dev'essere assidua, spinta dall'affetto, dal desiderio di approfondire con l'aiuto del Padre Assistente i documenti emanati dal Magistero della Chiesa, studiare a fondo il Vangelo per poterlo con l'aiuto di Dio vivere, e poi, come suggerito dal nostro Santo Padre: leggere continuamente la Regola - almeno una volta al mese. Non mi stanco mai di raccomandare un particolare riguardo verso le attività "esterne", nel campo sociale: Ogni luogo ha un campo d'azione diverso, si procederà quindi volta per volta a seconda delle necessità e delle possibilità. Quindi: coerenza con l'impegno che abbiamo volontariamente assunto. Che il nostro comportamento susciti in altri il desiderio di far parte della nostra Congregazione".

Al termine di quel Congresso, come Presidente subentra il sig. Giovanni Spadafora di Cosenza: passaggio sereno per continuare un lavoro proficuo per i membri propri e per la società.

Seguiterà nella sua fraternità di Sant'Andrea ad essere di incitamento e di esemplare comportamento. Si nota sempre in lui 1'attenzione alle funzioni religiose e la radicata passione per il TOM, mentre la salute con sorpresa di tutti va declinando...